Assisi: dibattito sul testamento biologico e accanimento terapeutico al Convegno AIPO

Spostare l’attenzione dalla malattia al paziente, attraverso un consenso che sia il più informato possibile. È la sintesi emersa dal convegno nazionale su “Problematiche etiche e insufficienza respiratoria grave”, promosso dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri, che si è tenuto nella sala della conciliazione del Comune di Assisi sabato 23 ottobre 2010.

Durante la giornata sono stati affrontati temi medico-scientifici, quali l’insufficienza respiratoria grave nella broncopneumopatia cronica ostruttiva e nelle malattie neuromuscolari, gli effetti del supporto ventilatorio su sopravvivenza e qualità di vita l’impatto sul paziente della ventilazione meccanica a lungo termine, l’assistenza territoriale al paziente con grave insufficienza respiratoria, il processo decisionale nelle fasi avanzate delle pneumopatie croniche, le problematiche medico-legali nel consenso alle procedure invasive, “l’accanimento terapeutico” e il “testamento biologico”.

Il convegno ha voluto trattare questi difficili temi” – ha spiegato Maurizio Dottorini, responsabile dell’unità sanitaria di degenza pneumologica del Santa Maria della Misericordia di Perugia – “allargando il dibattito dal ristretto settore medico a un pubblico più ampio. È necessario oggi più che mai coinvolgere e rimettere al centro il paziente nel processo decisionale che attraversa la fase più difficile della patologia fino ad arrivare al momento dell’exitus”.

Durante la relazione che ha affrontato più da vicino le problematiche etiche, Mauro Bacci, direttore dell’Istituto di medicina legale dell’Università degli studi di Perugia, ha affermato che, “poiché ci troviamo in un periodo di crisi di etica condivisa, è necessario da parte della classe medica attenersi al rispetto dei doveri deontologici, che equivale a rifiuto dell’eutanasia, diniego dell’accanimento terapeutico, esortazione alla pratica delle cure palliative, ancora poco utilizzate. L’indirizzo deontologico, inoltre, di impianto laico, non è affatto in opposizione all’impianto della morale cattolica”.

A margine del convegno l’onorevole Paola Binetti ha dichiarato che “il dibattito parlamentare sul cosiddetto ’testamento biologico’ ha cercato di definire con chiarezza un ’no’ alle molteplici forme con cui oggi alcuni ambienti culturali tentano di imporre anche surrettiziamente l’eutanasia, facendone l’icona della libertà individuale, spinta fino all’estremo di rifiutare la vita”.

Attualmente l’individuo è sempre più emarginato” – ha concluso Maurizio Dottorini – “non esistono punti di riferimento, la famiglia e la vita di comunità sono sempre meno presenti nella nostra vita. La malattia, quando coinvolge così pesantemente da interrompere in maniera traumatica la posizione sociale e le amicizie, è un elemento di così grande difficoltà dell’uomo che necessita nella società moderna di risposte importanti”.

Fonte: Comunicato Stampa del Comune di Assisi

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