Biotestamento: dopo mille polemiche ripresa dei lavori il 27 aprile

I lavori in Aula sul testamento biologico riprenderanno mercoledì 27 aprile 2011 anche se il disegno di legge sul testamento biologico rischia sempre di più, in questi giorni, di diventare un'arma di propaganda elettorale con nuove spaccature tra e dentro i partiti.

Slittato alla Camera da circa un mese a causa delle tre settimane dedicate al processo (e alla prescrizione) breve, il disegno di legge è stato proposto il 19 aprile 2011 alla Conferenza dei capigruppo come inserimento immediato nel calendario dei lavori d'aula della Camera, nel caso ciò fosse avvenuto la discussione si sarebbe così prolungata a maggio entrando prepotentemente nella campagna elettorale per le elezioni amministrative già in calendario.

La proposta che è nata ed è stata appoggiata da Lega Nord e Pdl ha incontrato, invece, l'opposizione di tutti gli altri partiti che al contrario intendono proseguire nel calendario che era già stato deciso in precedenza.

In questo frangente le opposizioni hanno fatto osservare che il 28 aprile 2011 sarà all'ordine del giorno il Def (Documento economico finanziario), il quale dovrà essere necessariamente approvato entro e non oltre il 30 aprile 2011 a causa di un vincolo comunitario.

Il presidente davanti al contrasto tra maggioranza e opposizione, come da consuetudine, ha deciso il rispetto del calendario già concordato vista la ristrettezza dei tempi a disposizione del Def, il quale è sì stato depositato alla Commissione finanze, ma senza gli allegati, ovvero la relativa documentazione da parte del governo, che è stato sollecitato a completare gli atti in considerazione del fatto che tra commissione e aula l'esame del Def si ridurrà ad un giorno.

Pdl e Lega Nord si riserveranno, pertanto, di presentare in aula una mozione per l'inversione dell'ordine del giorno dei lavori e potere quindi esaminare e votare subito sul testamento biologico.

''Abbiamo chiesto di trattare il ddl sul fine vita a fine aprile, ma ci siamo scontrati con una volontà politica delle opposizioni a non discutere'' ha sostenuto Marco Reguzzoni, capogruppo dei deputati della Lega Nord, nei giorni dcorsi. ''Non si può tenere in ballo per anni'' ha lamentato Reguzzoni, un provvedimento di questo genere. ''Noi lo abbiamo proposto ma ci siamo trovati di fronte ad una levata di scudi di tutta l'opposizione e Fini, naturalmente, si è schierato con l'opposizione''. La critica più forte di Reguzzoni, però, è stata fatta all'Udc ''che dice una cosa fuori dal parlamento e un'altra dentro''.

Fabrizio Cicchitto, capogruppo dell Pdl, si è espresso negli stessi termini nei confronti dell'Udc in quanto afferma che: "Avevo concordato con Casini lo spostamento, cosa che è stata fatta, ma ora si deve andare alla sua calendarizzazione. Andrà a finire che così se ne parlerà a maggio''. Mentre sulla richiesta di inversione dell'ordine del giorno, Cicchitto si è limitato ad un ''vedremo''.

Opposta, invece, è stata la versione fornita da Gian Luca Galletti dell'Udc che ha innanzitutto sottolineato come il nostro sia "l'unico parlamento in Europa che al Def riserva una discussione di un giorno se non mezza giornata e il governo peraltro ci deve dare ancora le motivazioni''. Sul testamento biologico, Galletti si è limitato a dire che ''chi ha tenuto il parlamento per tre settimane bloccato sul processo breve, che interessa solo Berlusconi, ora versa lacrime da coccodrillo. Ora, rispetto al calendario, non ci sono i tempi per il testamento biologico''.

Benedetto Della Vedova, capogruppo Fli, ha sottolineato come ''avevamo chiesto al governo di venire in aula sul Def per un esame esauriente e ora ci troviamo davanti ad un fazzoletto di ore''. Per quanto riguarda il testamento biologico nel Fli ''siamo tutti uniti" - ha aggiunto Della Vedova - "per bloccare: c'è chi vuole utilizzarlo per fare la campagna elettorale sui malati''.

Il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini, ha definito un "orrore" la decisione della maggioranza di chiedere alla Camera l'anticipazione della discussione sul ddl sul testamento biologico. Per Franceschini questo è stato un ''evidente'' tentativo di rendere incandescente la campagna elettorale su un tema che dovrebbe essere sottratto alle logiche della propaganda. ''Non c'è cosa più sbagliata" - sottolinea Franceschini - "al di là di come ciascun singolo parlamentare la pensi, che portare un tema che investe direttamente la coscienza delle persone sui tempi più delicati che possono essere al centro dell'attività legislativa come il confine tra la vita e la morte, di portarlo in piena campagna elettorale, evidentemente come argomento di campagna elettorale''. ''Io" - ha concluso Franceschini - "lo trovo un orrore, al di là di come la pensi uno di destra, di sinistra o di centro, un laico o un cattolico. Questo tema andrebbe affrontato in parlamento in un clima di apertura e di disponibilità all'ascolto, non in un clima incandescente di campagna elettorale''.

In una nota rilasciata nei giorni scorsi Domenico Di Virgilio, vicepresidente dei deputati del Pdl e relatore del testo sul biotestamento, ha dichiarato: "Ci sono centinaia di famiglie che vivono grandi sofferenze umane ma questo sembra non interessare all'opposizione che ancora una volta, dopo due anni, prende tempo e fa slittare la discussione in Aula sul testamento biologico"."Tutto questo è inaccettabile, proprio nei confronti di quelle persone che attendono una legge già approvata in Senato" ha concluso Di Virgilio.

Antonio Mazzocchi, presidente dei Cristiano Riformisti e deputato del Popolo della Libertà, ha commentato, anche lui con una nota, la calendarizzazione del provvedimento sul testamento biologico, dichiarando: "Dall’ordine dei lavori dell’Aula si evince in maniera chiara e inequivocabile che la legge sul testamento biologico è passata da priorità assoluta ad ultimo argomento da discutere in questo ramo del Parlamento. Dopo tre anni di lavori intensi, invece di dare la massima priorità all’argomento, e trovandoci di fronte ad una vacatio legis si capisce da cosa scaturisca la priorità, si preferisce mettere all’ordine del giorno dapprima le proposte sui centri storici e sulla Corte Penale Internazionale. È inoltre avvilente vedere con quale delicatezza si stia affrontando questo argomento. Qui si parla di vita e di morte e per il calendario d’aula è come se si parlasse di costruzione di autostrade, anzi addirittura in maniera secondaria dopo le proposte sui centri storici e sulla Corte Internazionale. Per questo come cattolici chiediamo che si riporti questa proposta come priorità assoluta nel calendario e che non venga discussa tra una proposta e l’altra ma gli si dedichi l’attenzione e la delicatezza che merita il valore della vita umana".

Anche Barbara Pollastrini, deputata del Pd ed ex ministro delle pari opportunità ha dato il suo giudizio sulla possibile inversione del calendario della Camera per anticipare la discussione sui Dat che: "la legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento è materia delicata che chiama in causa coscienze e saggezza. Il dibattito in aula può continuare martedì 17 maggio e non essere usato come una clava nella battaglia elettorale. Sia per chi è convinto, come me, che l'ultima parola sulla propria dignità spetti alla persona, che per chi ha maturato un'altra opinione, tutti dovrebbero ricercare il clima di confronto più sereno''.''Sono eticamente colpita - ha poi concluso l'esponente del Pd - "per la strumentalità e il cinismo di una tale operazione''.

In questa bagarre non poteva mancare l'opinione di un esponente dell'Idv, come Silvana Mura, che ha affermato che: "Le polemiche odierne e i ripensamenti in merito ad una eventuale inversione dell'ordine del giorno per votare subito il testamento biologico, fanno somigliare sempre di più questa legge ad una sorta di sora Camilla che in molti, a destra e al centro, dicono di volere ma nessuno alla fine se la piglia." "Alla fine" - continua la Mura - " è probabile che anche questa volta andrà così, dal momento che si tratta di una pessima legge ed approvarla prima delle elezioni costituirebbe un handicap per chi l'ha voluta, visto che, come dimostrano tutti i sondaggi gli italiani sono favorevoli in larghissima maggioranza ad un testamento biologico vero''.

Resta però un dubbio anche se la data della ripresa dei lavori sul testamento, alla fine, dopo tutte queste polemiche, è stata fissata per il 27 aprile 2011, secondo il calendario stabilito, infatti, dopo il Def l'Aula avrebbe dovuto occuparsi del decreto antiscalate, resta quindi tutto da vedere.

a cura della dott.ssa Emilia Uccello

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