Englaro se il biotestamento è impugnato è valido

I biotestamenti depositati presso i registri dei Comuni "per la magistratura avrebbero senz'altro valore nel caso venissero impugnati". Ne è convinto Beppino Englaro che, in occasione del convegno "Terza età, un mondo da scoprire" è tornato sulla questione della circolare governativa che definisce illegittimi i registri comunali dei biotestamenti.

"La Costituzione e la ratifica della Convenzione di Oviedo sono chiare, però"- ha detto Englaro - "al Parlamento spetta l'ultima parola.

Il fatto, ha proseguito Englaro, "è che il ddl sul biotestamento all'esame del Parlamento va nella direzione opposta ai principi della Costituzione".

Netta la sua posizione: "imporre le cure e le terapie è da Stato etico: la libertà di dire un semplice no all'offerta terapeutica, se ci si trovasse nella stessa situazione di Eluana, è una libertà" - ha sostenuto Beppino Englaro - "che il cittadino deve poter avere".

Il convegno è stato anche l'occasione per un faccia a faccia tra Beppino Englaro e il direttore del Centro studi per la ricerca sul coma "Gli amici di Luca" Fulvio De Nigris. In Italia, ha ricordato De Nigris, "ci sono circa 3 mila e 500 persone che vivono in stato di coma e non possono più esprimersi. Noi diciamo no ad ogni deriva eutanasica e chiediamo" - ha concluso - "che venga rispettato il diritto alla cura per tutte le persone, anche quelle gravemente disabili come lo era Eluana Englaro".

Fonte: ADUC Salute

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