EVERYMAN

Autore: 
Philip Roth
Anno: 
2007
Casa Editrice: 
Einaudi, Torino

Arriva, prima o poi, per ciascuno di noi il momento di confrontarsi con il tema della morte e di pensare come questa sia la nostra compagna di viaggio, a volte tanto temuta e sgradita, altre attesa, quasi desiderata, un’amica che ci aiuta a ripercorrere, tramite i ricordi e le emozioni, il nostro cammino.
Partendo dall’evento che segna la fine della vita di un uomo, il proprio funerale, in questo romanzo, si torna a ritroso nel tempo ed il protagonista racconta la propria storia, volgendo uno sguardo al passato e facendo un tuffo nei suoi ricordi, ripercorrendo le tappe principali della sua vita, dall’infanzia fino agli ultimi attimi della sua stessa esistenza.
Il primo incontro scioccante con la morte fatto in tenera età sulle spiagge delle sue estati da bambino, la sua prima operazione che lo mette di fronte alla sofferenza e alla paura, le sue scelte di vita, che lo portano ad essere un uomo di successo nel campo lavorativo, ma che nella vita privata sembrano essere sempre le più sbagliate, chiaro esempio ne sono i suoi tre matrimoni falliti, avuti con tre donne completamente differenti l’una dall’altra. Non meno difficili e complicati, invece, risultano essere i rapporti con i due figli maschi avuti durante il primo matrimonio, a cui si contrappone l’amore e la devozione che la figlia avuta dal secondo matrimonio ha nei suoi riguardi.
I successivi interventi, il legame con l’amato fratello maggiore, per il quale ad un certo punto non fa altro che provare sentimenti di gelosia, invidia e rancore rispetto alla vita che egli conduce e che è completamente opposta alla sua.
In altre parole la sua vita, fatta di piccoli momenti, viene passata in rassegna, facendo affiorare sentimenti e paure ormai lontani, aprendo così spazio alla riflessione relativa alla morte.
Questo romanzo, quindi, può essere un buon punto di partenza per iniziare a farsi delle domande e per affrontare una possibile meditazione riguardo la fine della propria vita, senza dimenticare però di analizzare i legami esistenti con le persone a noi care.

Autore recensione: 
Emilia Uccello
Voto: 
8
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