Il Presidente Napolitano risponde a Ravasin

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto all'appello lanciato il 21 aprile da Paolo Ravasin, da dieci anni malato di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che aveva chiesto di non essere nutrito ed idratato forzatamente.

Di seguito la lettera del Presidente.

Caro Ravasin,
lei mi si rivolge con le stesse parole indirizzatemi a suo tempo da Piergiorgio Welby, e anch’io vorrei dirle che raccolgo il suo appassionato messaggio con la stessa attenzione e partecipazione con cui seguo tutti i casi di tragica sofferenza personale, al di là delle posizioni che ciascuno può esprimere in termini generali.
I temi da lei ora evocati – disciplina della fine vita, testamento biologico, trattamenti di alimentazione e idratazione meccanica - continuano a interrogare le coscienze individuali e investono sempre più la responsabilità collettiva. In Parlamento si è infine aperta una discussione che si sta misurando con la complessità e la delicatezza di questioni eticamente sensibili, che incidono sui diritti fondamentali della persona e investono concezioni politiche trasversali agli stessi schieramenti politici.
Sento profondamente la responsabilità di ascoltare ogni voce, nel rispetto della natura e dei limiti del ruolo che la Costituzione mi affida: anche e in particolare rispetto al dibattito in corso alle Camere, sono tenuto a un atteggiamento di rigoroso riserbo. Posso solo constatare che in Parlamento si è venuto a determinare un clima di grande riflessività e confidare che prevalga l’impegno a individuare soluzioni il più possibile condivise nel dovuto equilibrio tra i diversi beni costituzionali da tutelare.
Con viva cordialità,
Giorgio Napolitano

A seguito di tale lettera Ravasin ha dichiarato:

Ringrazio di cuore il Presidente Napolitano per la Sua risposta. Capisco che la carica da Lui ricoperta gli impone riserbo circa la Sua opinione personale, tuttavia ritengo molto importanti le Sue parole specie quando auspica che, in materia di scelte di fine vita, si tenga conto del dovuto equilibrio tra i diversi beni costituzionali da tutelare; auspico che le parole del Presidente ispirino nei prossimi giorni le coscienze dei Parlamentari che, a mio avviso, hanno finora svilito uno di questi beni costituzionali da tutelare di cui Egli parla: la libertà di scelta.

Fonte: Associazione Luca Coscioni

Articolo a cura della dott.ssa Emilia Uccello

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