Intervista a Mariella Orsi, Vicepresidente Commissione Regionale di Bioetica

Definire i diritti e garantire, oltre alle cure, il rispetto della dignità e il supporto religioso e spirituale per chi si trova nella fase finale della vita in strutture sanitarie. Questo il fulcro del “Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita”, presentato il 5 febbraio a Roma.

Diritti da garantire non solo nei centri di cure palliative ma anche negli ospedali, nei Pronto soccorso. Un lavoro delicato quanto importante, un traguardo che è frutto di una particolare sensibilità nei confronti del dialogo interreligioso in ambito sanitario.

Creare un percorso che porti a impegni concreti è l’obiettivo del Manifesto, un documento in nove punti che rappresenta l’approdo di un percorso pienamente condiviso con le confessioni religiose e che rende possibile la trasformazione in procedure operative dei nove diritti sottoscritti.

Tutte le confessioni religiose hanno sottoscritto un testo comune all’interno della Settimana mondiale dell’armonia interreligiosa, promossa dall’Assemblea generale dell’Onu. Il gruppo promotore vuole essere anche un punto di riferimento per realizzare e sostenere nuove iniziative volte a promuovere il percorso quale modello di accoglienza, sostegno e rispetto della fede di tutti, replicabile in altre realtà sanitarie.

“La nostra professione si realizza nell’incontro con l’assistito indipendentemente dal credo religioso o politico e dalle questioni di genere” ha dichiarato Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), a margine della presentazione.

Oltre al gruppo promotore, i firmatari del Manifesto sono: Centro Islamico Culturale d’Italia, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, Hospice Villa Speranza – Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Unione Buddhista Italiana, Unione Comunità Ebraiche Italiane, Unione Induista Italiana, Unione Italiana Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno, Vicariato di Roma, Avo (Associazione Volontari Ospedalieri), Csv Lazio (Centro Servizio per il Volontariato), Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato, un Operatore Socio Sanitario in rappresentanza della categoria.

Sull’argomento, radio Rvs di Firenze ha intervistato Mariella Orsi, vice-presidente del Comitato regionale di bioetica della Regione Toscana, oltre a proporre alcuni brevi contributi registrati da Hope Media Italia nel corso della cerimonia della firma del Manifesto. Tra questi una breve dichiarazione del presidente dell’Unione Italiana delle chiese avventiste, past. Stefano Paris; un’intervista alla ministra della salute, Giorgia Grillo; la lettura degli articoli da parte dell’attore Sebastiano Somma; e un breve bilancio della presidente del Tavolo interreligioso di Roma, Maria Angela Falà.

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Fonte: https://news.avventisti.it

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