LA DOLCE MORTE

Autore: 
Marie de Hennezel
Anno: 
2002
Casa Editrice: 
RCS Libri, Milano

Marie de Hennezel, psicologa e psicoterapeuta, con alle spalle anni di esperienza all’interno di èquipe di cure palliative, vuole, attraverso questo suo libro, porre l’attenzione su un argomento oggi molto dibattuto, l’eutanasia ovvero, secondo alcuni, la dolce morte.
"Che cosa significa oggi la parola ‘eutanasia’? Decisione di alleviare il dolore, decisione di interrompere trattamenti ormai inutili, oppure l’atto di provocare deliberatamente la fine di una vita, per porre termine a una sofferenza?"
Il diritto di morire con dignità è una delle richieste principali di coloro la cui vita è giunta alla fase terminale, eppure alcuni, mossi dall’intento di “voler aiutare” o nel loro “non voler più vedere” senza rendersene conto arrivano a “rubare” quegli ultimi istanti di vita e quel conforto che rende la morte più accettabile.
In questo libro non vi è spazio per nessuna forma di polemica politica, religiosa o morale, vi è solo posto per una diversa “umanità”. Quell’umanità fatta di gesti e di parole per cui tutto riacquista un giusto significato. Perché se fra medico e paziente nasce quella comprensione, quella compassione e quella vicinanza che sempre dovrebbero esserci tra chi soffre e chi assiste, ogni polemica perde del tutto il suo valore.
Se un malato viene assistito in maniera adeguata, con calore, solidarietà ed affetto, certamente non arriverà a chiedere la morte prima del tempo, ma accetterà il suo progressivo spegnersi. L’importante è che questi si senta rassicurato e protetto nelle sue scelte e che non sia vittima delle sue paure e di quelle degli altri. Nessuno ha il diritto di privare l’altro della sua volontà e di sottrargli in questo modo un momento estremamente prezioso, conclusione di un percorso di vita e di crescita per chi resta.
Attraverso i racconti, le testimonianze e i commenti di chi si è confrontato con l’eutanasia, Marie de Hennezel ci fa entrare in un mondo che per molti è sconosciuto e ci apre prospettive che alcuni di noi mai avrebbero potuto immaginare o che volontariamente, sino ad oggi, hanno rifiutato di vedere.
Mettersi a confronto con la sofferenza e il dolore, ma anche con la forza ed il coraggio del malato, dell’èquipe curante e dei familiari non è mai facile, eppure è possibile.
In fondo la morte è un atto naturale, non dovrebbe essere ne temuta ne nascosta, bensì accettata e accolta con umiltà e semplicità, anche se questo risulta spesso difficile.

Autore recensione: 
Emilia Uccello
Voto: 
10
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