Nasce LAMIASCELTA il primo network italiano del testamento biologico

Il diritto all'autodeterminazione viaggia anche in rete. Dal 5 maggio 2011 è online http://www.lamiascelta.it il primo network del testamento biologico che raccoglie le volontà del popolo di internet, ma anche una serie di spunti e riflessioni in tempo reale su un tema così delicato ed importante.

Il testamento biologico è una dichiarazione anticipata di volontà che consente a chiunque – nel pieno possesso delle facoltà mentali – di dare disposizioni in merito alle terapie e trattamenti sanitari che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nell’incapacità di comunicare. Si tratta di un atto che può essere modificato e revocato in qualsiasi momento e che può prevedere l’indicazione di una persona di fiducia, alla quale affidare scelte che l’interessato non sarà più in grado di assumere.

Sul sito è possibile inserire il proprio testamento biologico attraverso video, foto o testi e contribuire così alla creazione di un grande archivio virtuale con un ambizioso obiettivo: riportare l'attenzione su una questione - quella della dichiarazione anticipata di trattamento - che ancora oggi in Italia non ha una normativa precisa che ne regoli l'istituzione. Una mancanza grave, considerando come già nel 2001 il nostro Paese abbia ratificato la convenzione di Oviedo del 1997, la quale stabilisce che "i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione".

Ovviamente i contenuti caricati dagli utenti non sostituiscono le dichiarazioni di trattamento anticipate né gli opportuni adempimenti di legge: LaMiaScelta.it costituisce un forte invito al dibattito ed una provocazione in favore della libertà di scelta, nonché uno strumento di sensibilizzazione nei confronti del legislatore all’emissione delle norme che mettano in pratica quanto stabilito dalla Convenzione.

A firmare il progetto Holly Water, giovane agenzia di comunicazione specializzata nella comunicazione non convenzionale che ha sposato con entusiasmo il progetto: «Le nuove forme di relazioni istituzionali passano dalla rete» – spiega il direttore creativo Chiara Sansoni – «e siamo sicuri che un network di utenti consapevoli costituirà un gruppo di pressione anche più forte dei tradizionali strumenti di lobby».

Nell’attesa di portare il dibattito in Parlamento, la community è infatti attiva anche su Twitter e Facebook con un network di persone e collettivi che si amplia di giorno in giorno.

Fonte: LiberoReporter.it

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