Olanda: studio sedazione palliativa continua su anziani

Sulla rivista scientifica Journal of the American Geriatric Society è stato pubblicato uno studio che analizza la pratica della sedazione palliativa terminale nelle case di cura olandesi nel 2007.

Riportiamo di seguito l'abstract tradotto.

La pratica di sedazione palliativa continua in pazienti anziani: uno studio esplorativo nazionale tra i medici olandesi delle case di cura

van Deijck RH, Krijnsen PJ, Hasselaar JG, Verhagen SC, Vissers KC, Koopmans RT

Abstract

OBIETTIVI: studiare la pratica di continua sedazione palliativa (CPS) da parte di medici olandesi delle case di cura nel 2007.

DISEGNO:questionario strutturato retrospettivo.

SETTING: studio nazionale sui medici delle case di cura nei Paesi Bassi

PARTECIPANTI: 1254 medici di casa di cura hanno ricevuto un questionario riguardante il loro ultimo caso di CPS nel 2007; 54% (n = 675) hanno risposto.

MISURAZIONE: sono state misurate le caratteristiche delle CPS e delle richieste di eutanasia.

RISULTATI: stati descritti 316. La maggior parte aveva il cancro o la demenza. I sintomi più refrattari segnalati sono stati: dolore (52%), ansia (44%), stanchezza (44%), dispnea (40%), il delirio (24%), perdita di dignità (18%), e il disagio esistenziale (16 %). Nel 98% dei casi, CPS mirava a sollievo dei sintomi. Dei pazienti con cancro, il 17% aveva in precedenza chiesto l'eutanasia. La dose media di midazolam di partenza era di 31 mg ogni 24 ore (range: 0-240 mg/24 h), e la dose media è stata alla fine 48 mg ogni 24 ore (range: 0-480 mg/24 h).

CONCLUSIONE: oltre ai sintomi fisici, l’ansia, la stanchezza, la perdita di dignità e il disagio esistenziale sono spesso citati come sintomi refrattari nella decisione di iniziare CPS da parte dei medici di case di cura. Inoltre, un paziente con tumore su cinque aveva fatto in precedenza una precedente richiesta di eutanasia. Il range di dosaggio di midazolam in questo studio si adatta alle raccomandazioni della linea guida nazionale olandese sulla sedazione palliativa, anche se gli studi internazionali mostrano intervalli di dosaggio più piccoli. Infine, la ricerca prospettica sull’accettabilità e la valutazione dei sintomi non fisici come indicazioni per il CPS è raccomandata.

Clicca qui per leggere l'abstract in lingua originale.

A cura della dott.ssa Emilia Uccello

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