Testamento biologico operativo anche a Reggio Emilia

Dal 9 ottobre 2010 i cittadini reggiani che desiderano esprimere le loro ultime volontà rispetto all'accettazione o rifiuto di trattamenti sanitari hanno la possibilità di registrare ufficialmente il loro volere.

Il Comune di Reggio Emilia, da sempre in linea nelle battaglie civili, ha infatti attivato un servizio di raccolta del cosiddetto testamento biologico, il documento - conosciuto anche come "Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari" - che permette di registrare le proprie scelte di cura in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico.

"In attesa che la materia venga regolamentata da apposita norma di legge" - informa una nota - l'amministrazione locale ha infatti deciso di istituire il registro del testamento biologico per far fronte a una domanda sociale crescente su questo tema, che trova fondamento anche in alcuni documenti giuridici come la Costituzione della Repubblica Italiana".

Nel documento, oltre all'art. 32 della Costituzione, si cita anche l'art. 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, la Convenzione sui Diritti umani e la Biomedicina di Oviedo del 1997, ratificata dall'Italia nel marzo 2001.

"La necessità di istituire in città un registro del testamento biologico" - si legge ancora nella nota - "è stata espressa dal Consiglio comunale di Reggio che, nell'ottobre dello scorso anno, ha sottoscritto un documento per l'istituzione di una anagrafe comunale delle avvenute redazioni di dichiarazione anticipata di trattamento".

Fonte: AGI News On

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