Cure perinatali nell'età gestazionali estremamente basse

Sono state elaborate delle Raccomandazioni relative alle cure ai nati dalla 22° alla 25°settimana di gestazione, dal gruppo di lavoro istituito dal Ministro Livia Turco nell'aprile 2007,coordinato dal Prof. Cuccurullo e dalla Dr.ssa Cossutta. Il documento è stato trasmessoal Consiglio Superiore di Sanità, impegnato a stendere un parere su tale tematica.

Di seguito copia del documento:

Raccomandazioni
Per le Cure Perinatali nelle Età Gestazionali Estremamente Basse (22-25 settimane)
Compito della medicina perinatale è garantire il massimo potenziale di salute del feto, del neonato e della madre. Nel corso degli ultimi decenni, profondi progressi diagnostico-terapeutici, sia sul versante ostetrico sia su quello neonatale, hanno immesso nell'agire professionale atti clinici che, da eccezionali, sono diventati frequenti. Non è più un fatto straordinario prestare cure mediche al travaglio di parto e al neonato di bassissima età gestazionale. Questa situazione interagisce con la società nel suo complesso e le decisioni ad essa connesse coinvolgono importanti aspetti umani, etici, deontologici, medico-legali, economici ed organizzativi e si fondano sulle seguenti evidenze scientifiche:
- L’età gestazionale è definita come l’età post-mestruale in settimane e giorni (esempio: per 23 settimane si intende il periodo compreso tra le 23 settimane e 0 giorni e le 23 settimane e 6 giorni; il feto ha finito le 23 settimane e sta vivendo la 24° settimana di età gestazionale). Il calcolo dell’età gestazionale può essere effettuato con indagini ultrasonografiche tra le 7 e le 17 settimane con una maggiore accuratezza (diff +/- 3-4 giorni);
- la prevalenza di nascite ad età gestazionali estreme è bassa (<2/1000 nati vivi) e le statistiche di sopravvivenza e di prognosi di questi neonati consentono di produrre raccomandazioni assistenziali di ordine generale;
- i lavori scientifici non sono numerosi e non sempre metodologicamente robusti a causa delle diverse modalità di arruolamento delle popolazioni in studio e della lunghezza del follow-up dei nati. Inoltre il periodo di conduzione degli studi è distribuito in un arco di tempo molto ampio dal 1995 ad oggi;
- nelle casistiche la prevalenza di disabilità e di morte varia con l’epoca gestazionale, comportando riflessioni sulle scelte assistenziali più appropriate;
- nella valutazione del neonato, l’età gestazionale è considerata il parametro più indicativo di maturazione - vale a dire di potenziale vitalità - dato che il parametro peso è influenzato da molti altri fattori, non necessariamente connessi alla vitalità; tuttavia, data la variabilità individuale e a volte l’incertezza della datazione, il comportamento medico e rianimatorio difficilmente può essere categorizzato e necessita comunque di una attenta valutazione delle condizioni cliniche alla nascita;
- al di sotto delle 23+0 settimane la sopravvivenza al di fuori dell’utero è del tutto eccezionale (non potendosi escludere eventuali errori di datazione). A partire dalle 25+0 settimane di età gestazionale vi è elevata probabilità di sopravvivenza, anche se dipendente da cure intensive. Il neonato di età gestazionale compresa tra 23+0 e 24+6 settimane evidenzia un progressivo miglioramento della sopravvivenza per ogni giorno di aumento dell’ età gestazionale, pur rimanendo molto elevati i tassi di mortalità, in relazione anche all’eventuale presenza di patologie fetali;
- le problematiche sopra sollevate suggeriscono la stesura di raccomandazioni per gli operatori sanitari. Già molti paesi europei ed extraeuropei, si sono espressi in protocolli di comportamento e linee guida redatti da diverse società scientifiche. Queste devono essere intese come suggerimenti per i sanitari nella assistenza alla gravidanza, al parto ed al neonato estremamente pretermine. Va precisato che ogni decisione deve essere individualizzata e condivisa con i genitori, sulla base delle condizioni cliniche del neonato alla nascita e non può prescindere dalla valutazione dei dati di mortalità e disabilità riportati in letteratura e riferiti alla propria area, al fine di fornire ai genitori informazione corrette e esaustive sulle condizioni del neonato e sulla sua aspettativa di vita.

Raccomandazioni assistenziali
L’assistenza ostetrico-neonatologica richiede un approccio perinatale multidisciplinare tra ostetrico-ginecologo, neonatologo, anestesista, ostetrica, infermiere ed altro personale. Tale collaborazione deve essere programmata, quando possibile, anticipatamente, stante il carattere di complessità di queste situazioni.
Prima del parto
Considerazioni generali
1. Il parto in queste fasce di età gestazionale deve essere considerato una emergenza che richiede il coinvolgimento di personale particolarmente esperto. 2. L’ostetrico-ginecologo ed il neonatologo, se opportuno coadiuvati dallo psicologo e dal mediatore culturale, hanno il dovere di informare i genitori sugli atti diagnostico-terapeutici, loro vantaggi e svantaggi, possibili alternative, per l’assistenza alla gravidanza, al parto ed alle cure del neonato. Le ragioni delle scelte debbono essere riportate obbligatoriamente dal medico in cartella, insieme all’attestazione dell’avvenuta informazione dei genitori.
3. L’informazione deve essere completa, accurata e comprensibile.
4. L’opinione dei genitori deve essere tenuta in massima considerazione. Il medico deve, comunque, attenersi alle evidenze scientifiche disponibili ed evitare di imporre le proprie opinioni.
5. In particolare devono essere date ai genitori informazioni su: rischi per la madre nella prosecuzione della gravidanza, modalità di espletamento del parto, future gravidanze, prognosi a breve ed a lungo termine per i feti ed i neonati in relazione al luogo di cura, al peso, all’ età gestazionale, al numero di feti e alla eventuale patologia associata.
6. Qualora eventi estremamente precipitosi impediscano un tempestivo processo informativo, questo dovrà comunque avvenire appena le circostanze lo consentiranno.
Cure ostetriche
1. l'utilizzo dei corticosteroidi in epoca prenatale non si è dimostrato efficace nelle fasce di età gestazionale inferiori alle 24+0 settimane, mentre è altamente raccomandato partire dalla 24+0 settimana;
2. in caso di minaccia di parto pretermine nelle età gestazionali estremamente basse deve essere sempre preso in considerazione il trasferimento della gravida (trasferimento in utero) presso un centro ostetrico-neonatologico di III livello;
3. in caso di parto imminente, il trasferimento in utero presso un centro di cure per le gravidanze ad alto rischio non è indicato al di sotto della 23+0 settimana, può essere proposto tra la 23+0 e la 23+6 settimana ed è altamente consigliato (quando possibile) dalla 24+0 settimana;
4. l’ esame istologico della placenta è raccomandato.
Modalità del parto e Cure neonatali
Età gestazionale: 22+0 - 22+6 settimane
Atteggiamento ostetrico

Le decisioni di trattamento devono basarsi sullo stato di salute della madre. Il taglio cesareo deve esser praticato unicamente per indicazione clinica materna e le madri che lo richiedano per altri motivi, devono esser informate di svantaggi, rischi e complicanze, anche a lungo termine, e sconsigliate.
Atteggiamento neonatologico
Al neonato devono essere offerte solo le cure compassionevoli, salvo in quei casi, del tutto eccezionali, che mostrassero capacità vitali.
Età gestazionale: 23+0 - 23+6 settimane
Atteggiamento ostetrico

Le decisioni di trattamento devono basarsi sullo stato di salute della madre. Il taglio cesareo deve esser praticato unicamente per indicazione clinica materna e le madri che lo richiedano per altri motivi, devono esser informate di svantaggi, rischi e complicanze, anche a lungo termine, e sconsigliate.
Atteggiamento neonatologico
I parametri vitali del neonato devono essere accuratamente valutati. Quando sussistano condizioni di vitalità, il neonatologo, coinvolgendo i genitori nel processo decisionale, deve attuare adeguata assistenza, che sarà proseguita solo se efficace. Se l’assistenza si dimostra inefficace, al neonato saranno comunque somministrate cure compassionevoli.
Età gestazionale: 24+0 – 24+6 settimane
Atteggiamento ostetrico

Il taglio cesareo può eccezionalmente essere preso in considerazione per motivi fetali.
Atteggiamento neonatologico
Il trattamento intensivo del neonato è sempre indicato e deve essere proseguito in relazione alla sua efficacia.
Età gestazionale: 25+0 – 25+6 settimane
Atteggiamento ostetrico

Il taglio cesareo può essere preso in considerazione anche per indicazione fetale.
Atteggiamento neonatologico
I neonati devono esser rianimati e sottoposti a cure intensive.
Età gestazionale incerta
Nell’incertezza dell’età gestazionale, assume fondamentale importanza la valutazione clinica del neonato ad opera del neonatologo, che dovrà tenere conto soprattutto delle condizioni del neonato alla nascita, della storia ostetrica e della risposta alle manovre rianimatorie.
Cure compassionevoli
Il neonato non sottoposto a cure intensive, perché considerato non vitale, ha diritto a cure compassionevoli. Deve essere trattato con rispetto, amore e delicatezza. A tali cure è anche candidato il neonato, pur rianimato inizialmente, che non dimostri possibilità di sopravvivenza e per il quale il trattamento venga considerato non efficace ed inutile (provisional intensive care).
Ai genitori deve esser offerto il massimo supporto sul piano psicologico.
Morte fetale e neonatale
Alla morte del feto o del neonato i medici che hanno seguito la famiglia devono favorire l’esecuzione degli opportuni accertamenti, compreso, qualora indicato, il riscontro diagnostico.Dopo l’evento, incontri successivi con i genitori sono utili anche per fornire supporto e consulenza per eventuali future gravidanze.
Follow-up del neonato
I bambini dimessi dalle terapie intensive devono essere seguiti attentamente almeno fino all’età scolare con l'intento:
di una diagnosi precoce delle possibili disabilità;
della istituzione precoce di terapie abilitative;
dell’ offerta di assistenza globale e multidisciplinare di cui hanno bisogno;
della valutazione delle cure fornite.

Il presente documento è stato redatto sulla scorta delle conoscenze scientifiche attuali e dovrà essere sottoposto a revisione in relazione alla loro evoluzione.

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