Inaugurazione dell'Hospice delle Oblate. Report dell'evento

Alla presenza delle autorità il 30 giugno scorso è stato inaugurato, in Piazza di Careggi 1, il primo Hospice di Firenze,
di proprietà dell’AOU Careggi, gestito dalla ASL di Firenze.
Il taglio del nastro è stato effettuato dall’Assessore regionale alla Sanità, Enrico Rossi, insieme al Direttore dell’Hospice, il medico palliativista Piero Morino (responsabile dell’Unità di Cure Palliative della ASL), ed alla Presidente della Fondazione Italiana per la Leniterapia (FILE), Donatella Carmi Bartolozzi.

All’inaugurazione hanno partecipato Luigi Marroni (Direttore Generale ASL 10 Firenze), Pierluigi Tosi (Direttore sanitario ASL 10), Edoardo Majno (Direttore generale AOU Careggi), Riccardo Poli (Direttore Società della Salute), Eugenio Panti (Presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze), Luisa Fioretto (Direttore Dipartimento Oncologico ASL 10), Gianni Amunni (Direttore operativo Istituto Toscano Tumori), Giovanni Orlandini (Preside Facoltà di Medicina), Antonietta Marseglia (Direzione sanitaria presidio) e numerosi operatori sanitari e volontarie dell’associazione FILE, il cui ruolo nelle cure palliative domiciliari risulta fondamentale.
Gli Hospices sono strutture residenziali di cure palliative riservate ai pazienti affetti da patologie progressive, in fase avanzata e non più suscettibili di terapie volte alla guarigione,che non devono rimanere in strutture ospedaliere e non possono (o vogliono) essere seguiti al proprio domicilio. Si tratta di servizi che vengono incontro alle esigenze di qualità della vita di persone che ne sono al termine e che per molte ragioni non possono trascorrere le ultime fasi nella propria abitazione. L’Hospice dunque non si sostituisce alle cure domiciliari, ma subentra laddove la famiglia non sia più in grado di offrire un’assistenza adeguata alla persona malata.
L’auspicio di tutti è che le cure domiciliari vengano potenziate - e quindi sovvenzionate - e che venga garantita continuità assistenziale fra le strutture di ricovero ed il territorio, al fine di creare una rete di cure che risulti omogenea ed efficiente.
Uno dei problemi più grandi rimane quello della formazione del personale specializzato, ma gli Hospices, come ha affermato il Dottor Morino, potrebbero funzionare proprio da “palestra di terminalità”: attraverso periodi di stage presso queste strutture si potrebbe preparare in modo specifico gli operatori ed educarli a gestire e curare i malati nella fase terminale della vita, per poi reindirizzarli ad altri Hospices, alle cure palliative domiciliari, ai reparti di terapia intensiva.
La Regione Toscana, che nel 2008 ha investito 6,5 milioni di Euro per il personale di queste strutture, prevede di completare la rete degli Hospices entro il 2009, data in cui dovrebbero divenire operative e funzionanti tutte le undici strutture, per un totale di 180 posti letto.*
L’Hospice trova posto nell’ex convento delle Oblate di Firenze, in un edificio a tre piani completamente ristrutturato, in cui verranno accolti i pazienti, non solo oncologici, in fase terminale (periodo di vita variabile e non predefinibile), assistiti da una equipe multidisciplinare di cui fanno parte oltre a medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti, operatori socio-sanitari, anche i volontari di FILE (da notare che il personale è in grande prevalenza femminile).
La presa in carico e l’accompagnamento dell’ospite nell’Hospice è sostenuta, infatti, soprattutto da un clima familiare, che si basa sulle caratteristiche dell’approccio palliativo “high touch, low tech”, a fronte di una medicina sempre più basata sulla tecnologia e sempre meno attenta ai bisogni globali della persona,che sono anche di carattere sociale, psicologico e spirituale.
La struttura è composta da 10 camere, (+ una per il day care) ampie e luminose, e da spazi comuni come un soggiorno ed una cucina. Le camere sono dotate di bagno attrezzato per disabili e fornite di poltrona letto, frigorifero, TV, telefono e collegamento ad internet. Il soggiorno può divenire luogo di incontro, di gioco, di lettura per gli ospiti ed i loro accompagnatori. La cucina è a disposizione per la preparazione di tisane e bevande e per riscaldare alimenti nel forno a microonde.
L’accesso all’Hospice è libero dalle 8:00 alle 22:00, nel rispetto dei desideri della persona ricoverata. Durante la notte una sola persona, indicata dal paziente, può pernottare utilizzando la poltrona letto presente nelle camere. Anche gli animali domestici possono accedere all’Hospice per brevi visite.

A cura di ELISA VALDAMBRINI e MARIELLA ORSI.

*Gli Hospices conclusi e già funzionanti sono quelli di RSA Maggiano (Asl 2), Ospedale di Livorno (Asl 6), Ospedale di Poggibonsi (Asl 7), Ospedale del Valdarno (Asl 8), Ospedale di Grosseto (Asl 9), Villa il Contesso - Viareggio (Asl 12). Recentemente è stato inaugurato a Prato (Asl 4) il Centro Rosa Giorgi. Seguiranno altre due strutture nel territorio fiorentino: entro la fine del 2008 nell'ex Villa Principessa di Piemonte a San Felice a Ema e nel 2009 a Torregalli.

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