La vita prima. La stato vegetativo tra etica, religione e diritto

Matteo Galletti e Silvia Zullo hanno curato il volume "La vita prima della fine. Lo stato vegetativo tra etica, religione e diritto" edito da Firenze University Press nel 2008.
Entrambi con questo lavoro si sono dedicati alla condizione clinica dello stato vegetativo permanente che ha sollevato, negli ultimi decenni, dibattiti sul trattamento di chi, a causa di lesioni cerebrali, ha perduto irreversibilmente la coscienza pur continuando a sopravvivere biologicamente. Anche i media, infatti, hanno dato ampia notizia di casi internazionali divenuti celebri, come quelli di Karen Quinlan, Anthony Bland, Terry Schiavo. La necessità di riconsiderare il dibattito è stata sollecitata dal noto caso di Eluana Englaro che ha recentemente posto l’opinione pubblica italiana davanti ai dilemmi che possono sorgere alla fine della vita nel contesto della tecnologia medica.

La condizione clinica dello stato vegetativo permanente ha sollevato, negli ultimi decenni, dibattiti sul trattamento di chi, a causa di lesioni cerebrali, ha perduto irreversibilmente la coscienza pur continuando a sopravvivere biologicamente. Anche i media hanno dato ampia notizia di casi internazionali divenuti celebri, come quelli di Karen Quinlan, Anthony Bland, Terry Schiavo. La necessità di riconsiderare il dibattito è stata sollecitata dal noto caso di Eluana Englaro che ha recentemente posto l’opinione pubblica italiana davanti ai dilemmi che possono sorgere alla fine della vita nel contesto della tecnologia medica.
Il volume si propone di esaminare le implicazioni etiche, religiose, giuridiche della cura e del rispetto delle scelte di pazienti in stato vegetativo permanente. Con un approccio pluralistico e pluridisciplinare, il tema viene affrontato su tre livelli diversi. Il primo livello riguarda le diverse opzioni etiche disponibili quando si consideri la liceità morale di sospendere trattamenti di prolungamento della vita, rispettando la volontà del paziente, e quali sono i confini tra i diritti e le responsabilità degli individui. Ritornano al centro dell’attenzione nozioni filosofiche classiche, come “persona”, “autonomia”, “dovere”, “vita”, “morte” ecc. che possono però ammantarsi di nuovi significati quando l’esistenza umana si trova in condizioni estreme di negazione della coscienza. Il secondo livello è quello religioso. È stata compiuta la scelta di concentrarsi su prospettive poco conosciute e talvolta scarsamente presenti nel dibattito pubblico, rispetto alle ben note posizioni della Chiesa cattolica romana. Per questo motivo, vengono presentati due saggi, dedicati rispettivamente alle risposte che vengono date nelle concezioni ebraica e islamica alle problematiche più generali di fine vita e a quelle più particolari dello stato vegetativo permanente. Il quadro che ne risulta, seppure non esaustivo delle possibilità offerta dalla riflessione umana su tematiche di così ampia portata, può presentarsi come una cartografia di alcune tra le più importanti posizioni in materia, utile non solo ad informare e orientare la meditazione personale ma anche a chiedere un più serio coinvolgimento nella discussione pubblica di visioni e opzioni talvolta trascurate. Il terzo livello è quello più propriamente giuridico e ad esso corrisponde la seconda sezione del libro. Due appaiono gli interrogativi individuali. Da una parte vi è la domanda di quale ruolo deve svolgere il diritto nel tentare di conciliare diritto all’autodeterminazione, diritto alla salute e diritto alla vita, alla presenza di concezioni variegate del valore dell’esistenza individuale; dall’altra parte ci si chiede quale riconoscimento si debba dare alle carte di autodeterminazione come strumenti di tutela e di promozione dell’autonomia individuale e di rispetto delle preferenze individuali. Le riflessioni presentate nei vari saggi segnano un dibattito maturo ma ancora in fieri.

Il volume è così strutturato

Sommario

Premessa
Carla Faralli

INTRODUZIONE
il dibattito sullo stato vegetativo permanente dal punto di vista filosofico, giuridico e religioso Matteo Galletti, Silvia Zullo

PARTE PRIMA: Diritti e significati. prospettive filosofiche e religiose

Lo stato vegetativo tra essere e non-essere
Francesco Campione

Definizione della persona e stato vegetativo permanente
Massimo Reichlin

Sul diritto di essere lasciati andare (e il dovere di riuscirci). Lo stato vegetativo permanente e l’etica di fine vita
Sergio Bartolommei

Le problematiche di fine vita nella concezione ebraica
Rav. Luciano Caro, Annalisa Verza

Lo stato vegetativo permanente: gli approcci nell’Islam
Dariusch Atighetchi

PARTE SECONDA: Regole e principi. L’evoluzione giuridica

Coscienza, volontà e diritti fondamentali nei pazienti in stato vegetativo
Amedeo Santosuosso, Valentina Sellaroli

Criteriologie etico-giuridiche dell’intervento medico: in particolare, il caso dello stato vegetativo permanente
Luciano Eusebi

Stato vegetativo e decisioni sulle cure: servono le direttive anticipate?
Patrizia Borsellino

Note a margine dei recenti disegni di legge relativi al ‘testamento biologico’
Davide Tassinari

Angel of GriefLampadarioLa sfilataMedicinaCimiteroPère Lachaise 28Epitaffio ParacelsoArs Moriendi