Testamento biologico: Farina Coscioni, PDL strozza dibattito

''Rimangiandosi promesse, assicurazioni, parole date, il capogruppo del Pdl in commissione Affari Sociali della Camera, Lucio Barani, propone di fatto di strozzare il dibattito generale sul testamento biologico e giudica inutili le audizioni in quanto - incommentabile pretestuosa giustificazione - sarebbe sufficiente il lavoro effettuato dal Senato, e come testo base occorrerebbe adottare il testo di legge Calabro' licenziato da Palazzo Madama''. Cosi' Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell'associazione Luca Coscioni, in merito al dibattito in corso in Commissione Affari Sociali della Camera sulla legge sul testamento biologico.

"Una proposta inaccettabile sotto un doppio profilo - spiega Farina Coscioni - quello piu' propriamente formale, perche' si annullano prerogative e funzioni di una commissione della Camera dei Deputati; sotto il profilo sostanziale, perche' questa fretta e arroganza manifestata a ogni pie' sospinto, ha una sola giustificazione: si vuole, in tempi rapidi portare in dono alle gerarchie vaticane il testo di legge sul testamento biologico che le gerarchie stesse hanno voluto e letteralmente dettato; in questo modo patetico e offensivo per le coscienze di molti cattolici, la Pdl intende farsi perdonare stili di vita del suo leader, attuale presidente del Consiglio: in pubblico difensore di virtu' e morale, che in privato platealmente contraddice e smentisce.

Dunque si sia meno ipocriti, e si abbia il coraggio e la decenza di dirlo e sostenerlo apertamente''.

Il capogruppo della PdL della Commissione Affari Sociali e quanti si dichiarano d'accordo con lui, prosegue Farina Coscioni, ''si assumono una grave e pesantissima responsabilita': quella di negare la conoscenza su quanto ogni giorno accade in questo paese, dove migliaia di pazienti e le loro famiglie sono condannati a inutili sofferenze, perche' nulla si fa sul versante delle cure palliative; e al tempo stesso si tradisce il dettato costituzionale secondo il quale la volonta' del paziente e' preminente''.

''Si respira un letale lezzo di morte - conclude la deputata del Pd - morte della democrazia, morte della Costituzione, morte del diritto costituzionale all'autodeterminazione e alla liberta' di scelta. Si vuole imporre un dibattito monodirezionale con un relatore che ha tradito platealmente la sua funzione e ha solo saputo sostenere che a questa commissione non interessa la questione, visti i pochi interventi''.

Fonte: ASCA - Roma, 28 luglio 2009

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