Glossario dell'Etica di fine vita

Ecco un breve glossario dei termini relativi alle problematiche di fine vita.

Molto spesso i Media ci offrono notizie ed approfondimenti relativi alle fasi finali della vita, ricorrendo ad un linguaggio tecnicistico che risulta comprensibile ai soli "addetti ai lavori" o comunque a termini ambigui che non fanno che aumentare la confusione concettuale già presente.
Proprio per questo il Gruppo della CRB Toscana che si occupa dell'Etica delle Cure di Fine Vita ha elaborato un glossario che può risultare utile per far chiarezza sui termini e quindi sui relativi concetti.

1) Accanimento terapeutico: ostinazione in trattamenti tesi a prolungare la vita, che non procurano un beneficio per la persona assistita o un miglioramento della qualità della sua vita
2) Capacità decisionale: capacità del soggetto di comprendere le circostanze in cui si trova, le informazioni utili per assumere una decisione, le possibili alternative di scelta, le loro prevedibili conseguenze e di esprimere la propria volontà
3) Consenso informato: dovere etico, deontologico e giuridico del medico di fornire adeguata ed esauriente informazione alla persona assistita, in possesso di capacità decisionale, relativamente al trattamento sanitario proposto, affinché possa esprimere liberamente la propria volontà
4) Cure palliative: trattamenti sanitari finalizzati al “prendersi cura” della persona fino all’ultimo istante di vita alleviando disfunzioni e sofferenze, sia fisiche che psichiche, pur se non volte alla guarigione
5) Decisione sostitutiva: processo decisionale operato da terzi nei confronti di un soggetto che versa in stato di incapacità
6) Direttive anticipate: documenti scritti in cui sono specificate le volontà del titolare in merito alle questioni che lo riguardano nelle fasi finali della vita
7) Emergenza: condizione in cui un paziente necessita di immediato trattamento per scongiurare rischi per la vita o per l’integrità fisica
8) Eutanasia volontaria: atto diretto ad effettuare trattamenti idonei a provocare la morte della persona assistita, su sua esplicita richiesta, determinata da uno stato di intollerabile sofferenza fisica e/o psichica a causa di malattia irreversibile e/o in fase terminale
9) Malattia in fase terminale: stato patologico irreversibile che condurrà a morte in tempi presumibilmente brevi
10) Malattia irreversibile: stato patologico a carattere evolutivo che anche se trattato in modo appropriato non si risolve con la guarigione
11) Malattia reversibile: stato patologico a carattere evolutivo che se trattato in modo appropriato può risolversi con la guarigione
12) Mezzi proporzionati: mezzi terapeutici il cui onere fisico, psichico e morale corrisponde ai benefici e vantaggi prospettabili
13) Mezzi sproporzionati: mezzi terapeutici il cui onere fisico, psichico e morale non corrisponde ai benefici e vantaggi prospettabili
14) Migliore interesse : parametro di giudizio, fondato su dati oggettivi, per l’assunzione di una decisione sostitutiva nei confronti di un soggetto che versa in stato di incapacità
15) Morte cerebrale: cessazione irreversibile di tutte le attività dell’encefalo e del tronco encefalico
16) Paternalismo medico: atteggiamento secondo il quale il medico è il solo interprete e garante del bene oggettivo del paziente
17) Principio di autonomia: afferma il diritto della persona di scegliere liberamente in relazione ad atti correlati al proprio corpo ed alla tutela della propria salute
18) Principio di beneficialità: afferma il dovere di conformare l’intervento medico al raggiungimento del bene della persona assistita
19) Principio di giustizia: garanzia di uguale trattamento nelle stesse condizioni
20) Principio di non-maleficità: afferma il dovere di agire in modo tale da non causare alcun danno alla persona assistita
21) Principio di qualità della vita: afferma che la vita non ha un valore intrinseco, ma deve essere valutata secondo parametri di qualità, in termini di giudizio autonomo e/o benessere
22) Principio di sacralità della vita: la vita ha un valore assoluto e non può essere oggetto di valutazione secondo parametri di qualità
23) Rapporto costi/benefici: valutazione formale di congruità degli interventi sanitari in ordine al rapporto tra costo degli stessi e benefici prospettabili, entrambi valutabili sul piano individuale o collettivo, in termini fisici, psichici, morali, sociali ed economici
24) Rifiuto delle cure: espressione di volontà negativa di un paziente debitamente informato in merito ad un intervento medico o ad alcune sue modalità
25) Stato di incapacità: condizione in cui un soggetto non è in grado di comprendere le informazioni utili per assumere una decisione riguardante il trattamento, né di apprezzare le conseguenze ragionevolmente prevedibili di una decisione o di una mancata decisione
26) Stato vegetativo persistente: stato di incoscienza irreversibile per cessazione delle attività dell’encefalo con conservazione delle sole funzioni vegetative per mantenimento delle attività del tronco encefalico
27) Suicidio medicalmente assistito: suicidio attuato con l’aiuto di un medico che prescrive o procura strumenti idonei a provocare la morte
28) Teoria del doppio effetto: argomentazione che sostiene la legittimità di atti il cui effetto intenzionale è benefico, anche se dovessero comportare l’abbreviazione della vita
29) Teoria del piano inclinato: argomentazione negativa basata su una catena di piccoli passi consequenziali, che una volta avviata fa inevitabilmente scivolare verso una conclusione indesiderata: secondo tale teoria non deve essere compiuto il primo passo
30) Trattamento di sostegno vitale: ogni intervento sanitario posto in opera al fine di prolungare la sopravvivenza del paziente
31) Trattamento sanitario: ogni atto diagnostico e/o terapeutico finalizzato alla tutela della salute e quindi volto a prevenire e curare lo stato di malattia

Nota:
Glossario elaborato dal Gruppo dedicato all'Etica delle Cure di Fine Vita (CRB Toscana) coordinato dal Dottor Riccardo Cecioni e dalla Dott.ssa Laura Canavacci

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