Fenomeno indagato e razionale: L’intento prioritario è quello di analizzare lo stato dell’arte della professione infermieristica in Italia intesa nei valori di controllo, autonomia ed identità.
Fin da prima di iniziare il mio percorso universitario sono stato appassionato al mondo delle Cure Palliative, e già dal primo anno avevo deciso di fare una tesi inerente all’argomento. Così grazie alla disponibilità della Prof.ssa Di Miceli Stefania e all’aiuto nella ricerca della correlatrice Della Nave Graziella ho deciso di svolgere la mia tesi.
Questo lavoro di tesi scaturisce da profonde riflessioni ed esperienze di vita che hanno segnato e contrassegnato il mio vissuto di madre, di insegnante, di professionista riguarda l'ospedalizzazione infantile osservata dal punto di vista sociologico considerato rilevante nell’assistenza psicologica in pediatria, in particolare in quella prevista e ritenuta fondamentale nei reparti ospedalieri come luoghi di cura nelle attuali società complesse, dove i concetti di salute-malattia-cura assumono valore strategico e valorizzante per il contesto in cui si esplicano.
L’uomo è un’entità corporea che pensa, sente, agisce… cioè vive e risponde a delle leggi: fisiche, fisiologiche, intellettive, spirituali e morali. Le questioni sulla natura umana, su ciò che queste caratteristiche sono, su cosa le provoca, e su come la natura umana è fissata, sono tra le questioni più antiche e importanti sul quale l’uomo ha posto il suo “logos”.
Per le persone malate di cancro la fatigue è un problema importante che influisce pesantemente sulla loro quotidianità con effetti negativi a livello fisico, mentale e relazionale. La gran parte delle persone in chemioterapia sperimenta questa condizione patologica. Tuttavia solo una minoranza dei pazienti oncologici ammette il problema e solo alcuni ricevono una risposta terapeutica. Per queste ragioni, gli aspetti legati alla soggettività e alla comunicazione sono preminenti nella gestione della fatigue e in essa può essere rilevante il ruolo del professionista infermiere.
In questa tesi ho cercato di approfondire la tematica della relazione assistenziale, riflettendo soprattutto sulla situazione di un operatore che si trova “dall’altra parte”. Le testimonianze di operatori che incontrano la malattia confermano la necessità del tempo dedicato alla relazione, al rapporto con il paziente, come parte integrante del processo di cura.
Il testo affronta un argomento interessante e di attualità: i malati di tumore si affidano nella quasi totalità alle cure tradizionali, ma in varie fasi del percorso della malattia, che può durare anche anni e che sottopone loro stessi e i loro familiari ad una notevole carica di stress sia fisico che psicologico, ricorrono frequentemente alle cure complementari.
Angeli alle fermate è un progetto dell’Associazione Culturale Teatro dei Mignoli realizzato nelle città di Bologna e Genova dal 2007 al 2012 con il sostegno delle rispettive amministrazioni comunali e delle loro politiche sulla sicurezza.
L’autore, Andrea Floppy Filippini, è infermiere di professione, scrittore per “vocazione”, alla sua prima opera letteraria che ha già venduto quasi 1.500 copie, senza appoggiarsi ad un circuito distributivo tradizionale, ma solo grazie al Passaparola dei suoi lettori e sostenitori e alle Librerie ed Esercizi Indipendenti che hanno abbracciato il progetto.
Nel 2006 una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato che 57 Paesi al Mondo, 36 dei quali in Africa, si sono trovati a fronteggiare una grave carenza di personale sanitario formato e adeguatamente supportato. Uno dei fattori scatenanti di tale crisi è senz’altro il reclutamento internazionale di operatori sanitari da Paesi in via di sviluppo. Il 21 Maggio 2010, la 63° Assemblea Mondiale della Sanità ha adottato un nuovo Codice di Condotta dell’O.M.S. per il reclutamento internazionale del personale sanitario.