Marino, Englaro e Saviano portano il biotestamento a teatro

Il 21 febbraio 2011, per una sola serata, presso il teatro Sala Umberto si terrà uno spettacolo sul rispetto dei diritti individuali, il rapporto con la vita, con la sua fine e con la malattia. Il medico e senatore, Ignazio Marino e il padre di Eluana, Beppino Englaro, porteranno in scena le proprie esperienze.

Il rispetto dei diritti individuali, il rapporto con la vita, con la sua fine, con la malattia, saranno al centro di un appuntamento teatrale unico dedicato a questo argomento proprio nel momento in cui il parlamento italiano si appresta a riprendere l'esame di un testo di legge.

Tra gli attori appunto vi saranno i due uomini che porteranno sul palco una parte significativa della propria esistenza. Un evento, spiegano gli organizzatori, "che vuole raccontare con il linguaggio universale dell'arte il caleidoscopio di emozioni e ragioni legate al testamento biologico: questione delicata e più che mai attuale".

La serata si svilupperà su due livelli fra loro comunicanti e complementari: uno drammaturgico, che vedrà Ignazio Marino impegnato, con Beppino Englaro, in un ruolo singolare e l'altro ispirato al talk show radiofonico utile a dare spazio a molte testimonianze sul tema.

Con loro saranno presenti attori e artisti quali Elio De Capitani, Corrado Accordino, Sarah Demagistri, Luigi Di Berto, Simona Marchini, Ettore Martinelli, Francesco Siciliano, Davide Tedesco, Alberto Turra e Monica Fabbri della commissione di bioetica della Tavola valdese. Proseguirà con un video-contributo di Roberto Saviano, scrittore e giornalista.

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