Spazio spazio io voglio
Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch'io lanci un urlo inumano,
quell'urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
(Alda Merini, "Vuoto d'amore" - Giulio Einaudi Editore , Torino, 1991)
Cos’è lo “Spazio Etico”?
Il I° Aprile 2023 siamo arrivati al VI° Convegno della nostra Associazione che vive ormai da 10 anni, inevitabile perciò guardare a chi siamo oggi senza dimenticare come abbiamo cominciato e dove andremo.
Segnaliamo la tesi in Infermieristica di Elena Castiglione dal titolo "Il laboratorio teatrale: l'arte come intervento terapeutico e riabilitativo nella persona affetta da disturbo mentale".
Sabato 1 aprile 2023 dalle ore 8.30 alle 13.30 presso la Biblioteca Comunale “Emma Perodi” di Cerreto Guidi (Fi) si terrà il VI Convegno dell’Associazione Spazio Etico “Stare nella Fragilità senza perdere l’Umanità”, che può essere considerato come un continuum di un Cammino iniziato 10 anni fa.
Di seguito riportiamo l'articolo dell'ostetrica Marilena Polimeno che presenta, riconsegnando al lettore alcune interpretazioni giornalistiche e riflessioni, alcune considerazioni in merito alla tragica morte neonatale, avvenuta presso l’ospedale Pertini di Roma lo scorso 7 Gennaio 2023.
L’Associazione Spazio Etico, unitamente ad importanti Associazioni e Fondazioni, in data 25 marzo 2022, ha invitato figure autorevoli del mondo sanitario, giuridico e delle Scienze Umane, a partecipare ad un Tavolo di Lavoro con l’intento di avviare un’importante riflessione sul perché i percorsi di “normalizzazione” nella gestione della pandemia abbiano avuto diverse modalità di applicazione dei protocolli per consentire l’accesso agli ospedali, alle RSA e alla formazione sul campo dei professionisti della salute che hanno avuto un’evoluzione molto più lenta rispetto alle tante riaperture che hanno coinvolto la società. Il mandato condiviso da tutti i partecipanti è stato quello di redigere un documento denominato la “Carta dei Perché”. Gli estensori del documento sono consapevoli che alcune regole ora sono state rese meno rigide, ma la finalità è quella di invitare le direzioni sanitarie a una riflessione sulle criticità emerse nella pandemia per evitare che possano ripetersi in futuro.
I rumori che si fermano, il silenzio, la scomparsa dell’anziana vicina di casa. Dal terrazzo non pende più il bucato, per strada o al discount non incontro da lungo tempo Anna, che con il suo carrettino della spesa carico si ostinava a trainarlo e ad alzarlo gradino per gradino sino a raggiungere il pianerottolo di casa. “E’ stata con noi quarant’anni in questo quartiere, e ora niente, non c’è più!” Una scomparsa misteriosa che non ci ha permesso di salutarla per l’ultima volta.. Ciò che ci uccide oltre la malattia è soltanto la stanchezza della solitudine ed il profondo silenzio dell’indifferenza. La nascita dell’esigenza di riappropriarsi di una certa cultura, una “umanizzazione contagiosa” solidale, consapevole e che ci porti nella dimensione giusta, quella di appartenere al “tempo della gentilezza”.
Segnaliamo le due tesi di Valentina Barbato. La prima "Il ruolo e le competenze dell'infermiere nella valorizzazione della spiritualità durante l'accompagnamento del paziente morente" è stata presentata a conclusione del suo percorso di studio in Scienze in Cure Infermieristiche presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, mentre la seconda "Musicoterapia ed espressione delle emozioni:la lettura del disagio in un'ottica multiprofessionale" a conclusione del Master in Infermieristica in ambito psichiatrico presso l'Università e-Campus.
Dal 7 all'11 settembre 2022 presso il Convento di San Cerbone a Lucca ed anche Online si terrà la convention organizzata da Spazio Spadoni dal titolo "Fare spazio al coraggio". Una settimana di momenti seminariali, incontri, gruppi di lavoro, attività culturali, letture, visite e situazioni informali, dove sarà possibile prendere parte all’intero programma o ad incontri specifici.
Per maggiori informazioni clicca qui
In questi ultimi due anni la Pandemia ha stravolto il nostro “stare nel mondo”. Seppure con fatica abbiamo accettato di adottare comportamenti atti a proteggerci e a proteggerei nostri cari dal contagio del virus. Tutto questo ha, tuttavia, generato sofferenze: dall’impossibilità a stringere tra le braccia i propri cari a dovere rimanere incollati a uno schermo del pc per seguire riunioni, eventi formativi e condividere emozioni.