Oggi sulle pagine de Il Sole 24 Ore Marzio Bartoloni parla delle norme che regolano il biotestamento facendo un confronto fra il nostro Paese, a cui si sta cercando di arrivare ad una decisione legislativa in merito e l'estero, dove la situazione è già stata regolamentata da tempo.
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A seguito della discussione alla Camera e alla successiva votazione di aprile sul ddl Calabrò il GR.E.CA.LE. (Gruppo Etico Careggi per la Leniterapia) ha ritenuto opportuno fermarsi a riflettere e esprimere la propria opinione in merito al testamento biologico.
Sulle pagine de La Repubblica Adriano Sofri parla del testamento biologico.
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Testamento biologico, un appello bipartisan. Autodeterminazione e sacralità della vita i principi ispiratori. Un emendamento al disegno di legge per salvare volontà individuale e alleanza terapeutica.
Marlis Ingenmey sulle pagine di MicroMega parla del nuovo Testamento biologico “cristiano” dei tedeschi, dove l’eutanasia “passiva” e l’eutanasia “indiretta” sono “eticamente ammissibili”. In quanto i vescovi cattolici tedeschi dicono sì alla possibilità di disporre la rinuncia a tutti i trattamenti salvavita, compresa la nutrizione artificiale, e la riduzione graduale dell’idratazione artificiale al sopraggiungere di una malattia intercorrente acuta potenzialmente letale.
La “campagna” della Conferenza Episcopale a favore del ddl Calabrò sul fine vita ha radici in una vera e propria “svolta” rispetto alla dottrina tradizionale della Chiesa. “Noi Siamo Chiesa” propone che sia superato il bipolarismo etico e che inizi su questo problema un vero e nuovo dialogo nella Chiesa e nella società.
Ramòn Sampedro, scrittore spagnolo tetraplegico a causa di un incidente, passò il resto della propria vita a lottare per ottenere il suicidio assistito. Alla fine, chiese a una sua amica di essere avvelenato col cianuro: fine orribile, raccontata con maestria da Alejandro Amenabar, nel bellissimo film “Mare dentro”. Quando ancora Sampedro combatteva per vedere riconosciuto il diritto all’eutanasia, disse più o meno queste parole: “L’arma migliore a disposizione dei potenti per sottomettere gli altri è l’imposizione della paura del dolore”.
Sulle pagine dell'ami (agenzia stampa multimediale) Sara Sartori riassume la prima giornata di discussione alla Camera in materia di testamento Biologico.
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Il Parlamento blocca in ogni modo il testamento biologico? A rispondere ci pensa Internet. L'associazione Luca Coscioni, ha lanciato ieri l'applicazione "The Last Wish", l'ultimo desiderio, che permette di affidare al social network le proprie volontà in materia di trattamento medico, affinché vengano comunicate quando non si è più in grado di farlo.
Il dott. Andrea Lopes Pegna illustara i concetti di Emèt e Shalòm nella cultura ebraica in merito al dire al malato il suo vero stato.
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