AGCOM non si pronuncia ancora sullo spot

In merito allo spot sull'eutanasia l'Agcom, l'autorità per le garanzie sulla comunicazione, ha deciso di attendere prima di prendere posizione in merito all'episodio che, nei giorni scorsi, ha creato molto clamore sulle pagine stampate.

"Attendiamo la messa in onda a livello nazionale dello spot pro-eutanasia prima di pronunciarci".

Queste sono, appunto, le parole di Roberto Napoli, commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il quale si è espresso in merito allo spot, realizzato in Australia, già trasmesso in Canada, e, su iniziativa dei radicali, pronto ad andare in onda anche sugli schermi di Telelombardia.

"Come è noto" - afferma Napoli ai microfoni di Radio vaticana - "l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni non può prendere decisioni 'ex ante', cioè prima che vada in onda una trasmissione, uno spot, una pubblicità. In questo caso, ovviamente, se dovesse andare in onda e ci dovessero essere ricorsi - le anticipo che già qualche Associazione, come l'Aiart e altre, si sono mosse a tal proposito - è indubbio che noi dovremo valutare i problemi dell'offesa ai sentimenti religiosi, al comune sentire. Tuttavia, ripeto, possiamo farlo solo 'ex post', quindi non in termini preventivi".

Il commissario Agcom assicura: "Stiamo seguendo con molta attenzione l'evoluzione di questo problema che, peraltro, è un problema che tocca le coscienze, tocca la sensibilità e la cultura religiosa".

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