Il premier invia una lettera in vista dell'arrivo in Aula alla Camera del disegno di legge sul testamento biologico. Il testo, scrive il presidente del Consiglio, è "un risultato largamente condivisibile di sintesi e di mediazione alta". Battaglia sul calendario: Casini chiede inversione ordine del giorno. Pd: "Tema delicato buttato nel tritacarne della campagna elettorale"
Riportiamo di seguito l'articolo de La Repubblica in merito al ritorno in Aula del biotestamento, che come era prevedibile ha generato un vespaio di polemiche.
Sulle pagine di MicroMega Maria Mantello parla del testamento biologico.
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Sulle pagine de La Repubblica Michela Marzano parla del testamento biologico e della strumentalizzazione che tale argomento sta subendo, particolarmente negli ultimi tempi, nel nostro paese.
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In particolare, sul fronte dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali, il nodo più controverso dell'intero provvedimento, il ddl prevede che entrambe possano essere sospese se dovessero risultare non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari o addirittura dovessero danneggiarlo.
Il bilancio sull'attuazione della legge per le cure palliative e per la terapia del dolore, ad un anno dalla sua emanazione, "è positivo". Lo afferma Marco Spizzichino, direttore dell'ufficio dedicato proprio a questo provvedimento, presso il Ministero della Salute.
L'Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, dedica al testamento biologico l'inserto ''E' vita'', sul quale il giurista Alberto Gambino solleva alcuni dubbi sul tema definito ''nevralgico'' del consenso informato.
I lavori in Aula sul testamento biologico riprenderanno mercoledì 27 aprile 2011 anche se il disegno di legge sul testamento biologico rischia sempre di più, in questi giorni, di diventare un'arma di propaganda elettorale con nuove spaccature tra e dentro i partiti.
A Ravenna dal 2 maggio si può compilare il testamento biologico. Basta andare all’Ufficio relazioni col pubblico del Comune di Ravenna in via Da Polenta 4, dove c’è l’unico ufficio accreditato dal Comune e dove si può dichiarare in un 'atto di notorietà' di aver redatto il proprio testamento biologico e di averlo depositato presso un notaio o un fiduciario.
Maxi manifesti di 13 metri per 6 in cui compare in primo piano il volto di un malato terminale che chiede di "essere lasciato morire in pace". Questa la campagna choc promossa dall'Associazione Luca Coscioni a Milano.
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